Comunico che nella giornata di ieri, 18 ottobre 2022, presso la sede dell’ISTITUTO VENDITE GIUDIZIARIE DI ROMA SRL, in Via Zoe Fontana 3, si è tenuta la gara per la vendita dell’immobile sito in Trecchina, alla Via di Sant’Elena s.n.c meglio conosciuto come Asilo Infantile “Sante Scaldaferri” di proprietà dell’Istituto delle Figlie di Nostra Signora al Monte Calvario in concordato preventivo.
Con grande rammarico informo che il Comune di Trecchina non si è aggiudicato l’immobile la cui acquisizione aveva il duplice scopo di essere funzionale all’avvio di un progetto di accoglienza per minori stranieri in età scolastica e, allo stesso tempo, di consentire l’acquisizione nel patrimonio dell’Ente di un immobile a cui la Comunità trecchinese è particolarmente legata.
Si cercheranno alternative abitative per consentire comunque l’avvio del progetto Rete S.A.I. (cd. Sistema Accoglienza e Integrazione) in quanto questo significa non solo partecipare ad atti di solidarietà concreta nei confronti di chi scappa da guerre e carestie (epidemiche, economiche e/o climatiche), bensì anche provare a dare risposte sul tema dello spopolamento che, nelle nostre comunità, rischia di rappresentare un indicatore di notevole problematicità soprattutto per le scuole presenti nel comune, le quali sono le prime ad essere interessate negativamente dal fenomeno della decrescita della popolazione.
L’idea di puntare proprio su questo immobile, come accennato, è stata fortemente ispirata dalla volontà di sottrarre lo stesso dalla sfera privata riconsegnandolo a tutti i trecchinesi quale simbolo identitario appartenente ad ognuno di noi; l’intervento del Comune di Trecchina voleva essere a tutela dell’interesse della comunità e garanzia di trasparenza.
Sapevamo che tale scelta avrebbe impegnato il Comune con un mutuo e che quindi non sarebbe stata una scelta da prendere con leggerezza. Abbiamo atteso che il prezzo scendesse al minimo mettendo in conto un eventuale rilancio ma sapendo bene che non avremmo potuto acquistarlo ad ogni costo.
La possibilità di trovarci dinanzi ad altri acquirenti era stata naturalmente messa in conto ma sinceramente non si credeva che ad interessarsi dell’immobile fosse un’associazione privata, neocostituita allo scopo, di cui fanno parte, da ciò che ci risulta, persone legate da rapporti di parentela e presieduta da chi non avremmo mai pensato potesse posizionarsi contro una scelta programmatica del nostro comune e quindi, duole dirlo, contro tutti i trecchinesi.
Da ciò che si apprende, il timore dei promotori dell’associazione era che un immobile di interesse comunitario e sociale cadesse in mano a privati: esattamente ciò che è accaduto considerando che la partecipazione all’asta da parte dell’associazione ha impedito che la proprietà pubblica della struttura si concretizzasse.
Si nutrono inoltre dubbi sul fatto che un’associazione possa garantire la continuità nel tempo per l’esercizio di attività così importanti che notoriamente richiedono figure altamente specializzate. Un’organizzazione che sarebbe stata possibile nell’ottica di una progettualità più ampia che coinvolgeva il Comune di Trecchina il quale si sarebbe senz’altro avvalso della forza del terzo settore. Ci sarebbe stata inoltre la massima trasparenza che un ente pubblico è tenuto ad adottare; ogni cittadino avrebbe potuto controllare con estrema facilità provenienza e destinazione dei fondi.
Speriamo che quanto accaduto faccia riflettere coloro che hanno la possibilità, ancora attuale, di far tornare l’immobile nella disponibilità del nostro Comune.
Trecchina, 19.10.2022
Il Sindaco
Fabio Marcante