Si è conclusa domenica ad Aosta la X edizione della #ScuolaPerLaDemocrazia organizzata dall’Associazione “#italiadecide” presieduta dal Prof. Luciano Violante e alla quale ho avuto la fortuna di partecipare.
Ad onorarci della Sua presenza, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Tre giorni di preparazione politica sul tema del governo dei sistemi territoriali, degli enti locali tra lo Stato e le Regioni.
E’ stata un’esperienza unica che mi ha positivamente sorpreso. Una moltitudine di differenze riunite insieme in un unico luogo, “costrette” a parlarsi davanti alla realtà dei problemi per scoprirsi incredibilmente uniti.
Differenze territoriali, differenti convinzioni politiche e diversi pregiudizi.
“Piacere, cosa fai per il tuo comune? Dove si trova? Quanti abitanti? Ehm… insomma di che part… che orientamento politico più o meno? (ci sarà qualcuno del PD?)”
“Ok ragazzi siamo al pub, sono le due, basta parlare di politica!”
Proposito disatteso: discorsi infiniti, continuati nella piazza ormai deserta di Aosta fino alle 4 del mattino…
Più si era diversi più era bello parlare, anche alzare i toni ma sempre con il sorriso in faccia, sempre con il reciproco rispetto.
Davvero una bella lezione di democrazia e di stile che sempre più spesso vediamo mancare nello scenario politico nazionale; lo stile che si sostanzia nel rispetto delle istituzioni.
Rispetto delle istituzioni infatti significa reciproco rispetto. Ecco perché la visita del nostro Presidente della Repubblica è stata straordinaria ed emozionante, oltre che per il grande messaggio, per ciò che rappresenta per tutti noi la figura del Presidente, garante di quel “luogo” chiamato Costituzione che ci consente di vivere in democrazia, di guardarci in faccia e di riscoprirci uniti.
Ho parlato con colleghi amministratori della Lega così come con ragazzi del Movimento 5 Stelle ed ho percepito (è una mia impressione) una grande distanza con i rispettivi leader politici; non negli argomenti sostenuti ma nei toni, nell’approfondimento dei temi e nei modi di porsi con l’avversario politico.
E’ stato bello salutarsi ed abbracciarsi con un sincero “non mi hai convinto”.
Allora una riflessione: abbiamo tanto bisogno di scuole per la democrazia, di una nuova era dell’educazione civica che ripudi l’odio e la rabbia ed impedisca che diventino strumento di accrescimento del consenso elettorale ad opera di pseudo leader.
Ed è un lavoro che dobbiamo fare a tutti i livelli, anche nei nostri consigli comunali spesso scenario di spiacevoli episodi lontani dalla funzione pubblica.
Un grande in bocca al lupo a tutti i colleghi incontrati in questi giorni; a consiglieri, assessori, sindaci.
Grazie alla splendida Regione Valle d’Aosta per l’ospitalità che ci ha riservato, all’Associazione “italiadecide” per l’ottimo lavoro di ideazione e conduzione dei lavori della Scuola per la democrazia e ad AnciGiovani per la collaborazione.
Un estratto del discorso del Presidente della Repubblica:
“…siete portatori di passione ed interpreti di competenza; la passione che nasce sul senso del bene comune; la competenza nella consapevolezza che occorre garantire agli enti locali efficacia di scelte ed efficienza amministrativa.
Occorre capacità di interpretare i problemi, affrontarli approfondendone i contorni, percependone la complessità, rifuggendo a semplificazioni di scorciatoie di pensiero. Ciò da sostanza alla vita democratica del nostro Paese. Tutti voi, dalla realtà dei fatti, percepite bene che ciò che unisce è più grande e consistente di quel che divide. Occorre riuscire a trasmettere questa sensibilità, questa percezione a tutti i componenti delle vostre comunità locali. E’ un compito non semplice ma essenziale. Un problema è comune a tutti e va affrontato insieme. La democrazia si alimenta dalla partecipazione consapevole e costante, non episodica dei cittadini. E la palestra principale sono i Comuni perché è lì che è più facile rendere i cittadini protagonisti coinvolti. (…) La democrazia è sempre in crisi perché è sempre da rinnovare, da reinventare nella realtà. I tempi cambiano e la democrazia va costantemente aggiornata per accogliere le nuove istanze. Ma bisogna poi riuscire a trovare le formule. Servono le riforme ma anche buoni comportamenti. In questo momento in cui avvertiamo i problemi delle nuove forme di comunicazione questa condizione porta a dire che occorre utilizzare in positivo ogni avanzamento della tecnica ed i mezzi di comunicazione hanno una larghissima prevalenza di valori positivi. In questo momento la politica è indietro rispetto a queste novità deve ancora trovare un rapporto maturo, questo avverrà, con molta fiducia.”
https://www.quirinale.it/elementi/18835
TGR Valle d’Aosta ore 14:00
https://www.rainews.it/…/ContentItem-73480dad-5e7d-4591-943…
TGR Valle d’Aosta ore 19:30
https://www.rainews.it/…/ContentItem-df632f7b-eedb-4684-be3…